L’utilizzo di veleno per topi è una pratica ancora molto diffusa. Tuttavia, l’utilizzo scorretto di queste sostanze può mettere in pericolo anche i nostri animali domestici: l’ingestione dei topicidi può rappresentare davvero una minaccia per cani o gatti, che tendono a essere sempre molto curiosi.
Purtroppo, questo tipo di avvelenamento è molto pericoloso perché può generare gravi conseguenze sulla salute e, nei casi peggiori, sulla vita dei nostri animali.
Ma capiamo di più, per imparare a riconoscere un avvelenamento da veleno per topi e ad agire in tempo.
Come capire se il tuo animale ha ingerito veleno per topi: i sintomi
In concomitanza con l’utilizzo di veleno per topi, se il tuo cane (o gatto) mostra strani sintomi, è bene non trascurarli, ma prestare la massima attenzione.
Quali sono i campanelli d’allarme sospetti? Troviamo:
– letargia
– inappetenza
– sanguinamento delle gengive o del naso
– vomito di sangue
– urina con sangue
– feci scure
In questi casi, la corsa dal veterinario è vitale. Lo specialista monitorerà l’animale ed effettuerà degli esami specifici, per definire un quadro clinico e iniziare subito una terapia.
Importante è capire da quanti giorni il cane o gatto presenta la sintomatologia e, dunque, da quanto tempo è entrato in contatto con il topicida; solitamente, i segni si manifestano anche a distanza di 1-7 giorni dall’ingestione del veleno.
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Cosa fare se il tuo animale domestico ha ingerito del veleno per topi
Come detto, in questi casi il tempo è tutto. È assolutamente sconsigliato procedere con metodi o rimedi fai-da-te, che nella maggior parte dei casi potrebbero solo peggiorare lo stato di salute dell’animale avvelenato. Consigliamo quindi di contattare in maniera tempestiva il proprio veterinario, che saprà darvi le indicazioni corrette per procedere.
Un ulteriore consiglio: se l’intossicazione dovesse essere avvenuta in casa, sarebbe opportuno portare dal veterinario il prodotto, per avere un quadro clinico completo.
L’arma vincente resta la prevenzione. In che modo? Posizionando il veleno in zone specifiche e poco accessibili per l’animale domestico.
Come prevenire eventuali situazioni spiacevoli: alcuni consigli
La lotta al topo non deve essere dunque motivo di ansia. Ecco, allora, alcuni consigli che potrebbero risultare utili:
– trasferire il proprio animale domestico, se possibile, in un’altra abitazione o luogo, sino a che il problema dei topi non sia risolto;
– limitare l’accesso di alcuni luoghi al proprio gatto o cane;
– lavare gli ambienti e assicurarsi di aver eliminato il veleno per topi, dopo l’ottenimento del risultato;
– cercare e valutare l’impiego di soluzioni atossiche e non nocive, ma sempre efficaci.
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ZeroBugs Mouse, per allontanare i topi con una soluzione atossica e priva di pericoli
La caccia al topo può, quindi, essere fatta con meno timori. Si sa, non è un problema che si può trascurare, perché topi, ratti e ghiri sono portatori di agenti patogeni (tra cui Salmonella, Leptospirosi, Toxoplasmosi, Hantavirus, Tifo murino e Coriomeningite linfocitaria) che rappresentano un rischio per la salute di tutti.
Eppure, non sempre è necessario ricorrere ai veleni per topi. La tecnologia, infatti, ci viene in aiuto: il nostro ZeroBugs™ MOUSE è uno strumento in grado di prevenire queste visite non gradite grazie all’emissione di onde ultrasoniche a frequenza modulata. Ideale se si desidera preservare l’igiene e la sicurezza degli spazi domestici, senza alcuna sostanza chimica e con un occhio di riguardo all’ambiente. Ricordiamo, poi, che questi dispositivi elettronici ad ultrasuoni emettono lievi onde meccaniche assolutamente innocue per portatori di apparecchi elettromedicali quali pacemaker.
Il nostro ZeroBugs™ MOUSE allontana i roditori senza doverli uccidere o ferire, nel rispetto della loro vita e della loro presenza. Perché convivere pacificamente è possibile, anche senza dover ricorrere a metodi drastici che, come abbiamo visto, possono essere pericolosi anche per i nostri animali domestici.
Fonti: