Il prossimo 25 novembre si celebrerà il Black Friday, la giornata in cui le aziende propongono offerte eccezionali. Per noi di ULTRASOUNDtech™, però, questa data sarà un’occasione per riflettere sulle scelte di consumo e sul modo di fare business in un momento storico di particolare fragilità del Pianeta.
Per questo motivo abbiamo scelto di chiudere il nostro e-commerce dal 21 al 28 novembre 2022, con un’iniziativa che abbiamo battezzato Blackout, per opporci alla logica del consumo compulsivo attraverso l’impossibilità di fare acquisti sul nostro sito.
Cosa succederà nel concreto? A partire dal 21 novembre, chiunque accederà al nostro sito vedrà comparire una schermata scura, con l’effetto glitch della TV quando non trasmette più canali.
La nostra è una scelta che va in controtendenza con la politica di moltissime aziende, che approfitteranno proprio del Black Friday (che, spesso, non si riduce a una sola giornata ma a un’intera settimana) per aumentare i profitti grazie agli sconti extra.
Quello che però non tutti sanno è che il Black Friday non rappresenta solo una golosa opportunità per fare acquisti a prezzi scontati: è anche una ricorrenza che infligge un duro colpo all’ambiente. Più gli acquisti aumentano, più articoli vengono spediti e maggiori sono le emissioni di CO2 immesse nell’atmosfera. Ma non solo: per soddisfare l’enorme richiesta di prodotti che si concentra in questo periodo dell’anno vengono sfruttate al massimo le risorse minerali e idriche; le grandi catene di moda low cost impongono un impegno ancora più gravoso ai propri dipendenti (che già ricevono uno stipendio estremamente basso) e il confezionamento degli articoli prevede l’utilizzo di enormi quantità di plastica.
Tutto ciò si traduce in una grave offesa per il nostro Pianeta, già ampiamente sfruttato e in costante sofferenza.
Con l’iniziativa Blackout, comunque, non vogliamo puntare i riflettori solo sull’impatto ambientale del Black Friday ma anche offrire uno spunto di riflessione sulle modalità di fare acquisto. Non dobbiamo comprare cose tanto per farlo, ma solo nel momento in cui ce n’è un reale bisogno: è finita l’epoca del consumismo sfrenato, oggi deve cominciare quella del consumo consapevole.