Con l’arrivo della bella stagione e la temperatura che si riscalda, chi ama gli animali sa che è necessario correre ai ripari e adottare alcuni antiparassitari per prevenire infestazioni di pulci e zecche, che più facilmente attaccano cani e gatti in questo periodo dell’anno.
In questa occasione è importante ricordare che non tutti i prodotti vanno bene allo stesso modo per tutti gli animali. Chi, per esempio, vive con cani e gatti nello stesso ambiente deve stare molto attento ad una particolare sostanza, la permetrina, presente in molti antiparassitari per cani ma potenzialmente fatale se applicata ai gatti.
Per questo oggi parliamo di avvelenamento da permetrina nel gatto, un episodio sempre più diffuso per disattenzione, mancata conoscenza o necessità di risparmiare, che può rivelarsi mortale per i nostri amici a quattro zampe.
Che cosa è la permetrina e perché causa tossicità nei gatti
La permetrina è una sostanza che agisce sul sistema nervoso degli insetti, come zanzare e pappataci, e ne causa la morte. Appartenente alla famiglia dei piretroidi, la permetrina è classificata come neurotossina e per questo utilizzata all’interno di prodotti antiparassitari che vanno bene per i cani ma risultano molto pericolosi per i gatti.
I nostri amici felini, infatti, sono privi dell’enzima necessario a liberare il proprio organismo dalla permetrina, che così agisce nei loro confronti come un veleno, andando a danneggiare seriamente il sistema nervoso periferico.
La permetrina può indurre tossicità nei gatti non solo se viene applicata sul pelo dell’animale ma anche semplicemente se viene inalata per via area, stando a stretto contatto con un cane o leccandone il pelo.
Per questo chi ha cani e gatti che convivono deve fare attenzione! Se si possiedono antiparassitari a base di permetrina, è bene tenere questi flaconi lontani dai prodotti solitamente utilizzati per i gatti ma anche non fare entrare in contatto cani e gatti dopo l’applicazione del prodotto. Gli effetti della permetrina sui gatti possono essere, infatti, molto gravi e persino mortali.
Permetrina e gatti: che effetti ha l’avvelenamento
Per poter agire con tempestività, nel caso di un avvelenamento accidentale, è importante riconoscere subito i sintomi causati dalla permetrina nei gatti, che possono manifestarsi subito o al massimo qualche ora dopo l’episodio.
Si tratta perlopiù di sintomi neurologici, come:
- forti tremori o convulsioni,
- mancanza di coordinazione,
- diarrea,
- difficoltà a respirare,
- pupille dilatate
In caso di auto-toelettatura dell’area dell’applicazione, il gatto potrebbe anche presentare una salivazione eccessiva e vomito.
Cosa fare nel caso di avvelenamento da permetrina nel gatto
Una volta che la permetrina è penetrata nell’organismo del gatto e i sintomi sono comparsi, è necessario agire velocemente contattando subito il proprio veterinario o la guardia medica.
Purtroppo non esiste un’unica soluzione a questa urgenza, che va gestita diversamente a seconda del contesto.
L’avvelenamento da permetrina nei gatti è una vera e propria urgenza medica in cui fondamentale è il tempo: più ore trascorreranno dall’intossicazione e comparsa dei sintomi minori saranno le possibilità che l’animale sopravviva.
Soluzioni antiparassitarie sicure e non dannose
Evitare un’intossicazione da permetrina nel proprio gatto è possibile e doveroso, ponendo una maggiore attenzione alla sicurezza di prodotti e componenti presenti e, quando possibile, optando per soluzioni ecologiche e amiche dell’ambiente e dei nostri animali.
Per questo abbiamo sviluppato ZeroBugs™, un dispositivo ad emissione di ultrasuoni per proteggere cani, gatti ma anche persone da zecche e pulci senza utilizzare alcuna sostanza chimica potenzialmente dannosa. La tecnologia di ZeroBugs™ si basa sugli effetti di onde meccaniche sonore in grado di influire sul sistema nervoso degli insetti e sul loro ciclo biologico: una soluzione efficace ed ecologica per allontanare zecche e pulci in modo sicuro e senza ricorrere a sostanze chimiche dannose per l’ambiente o per altri esseri viventi.